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Compagnia Teatrale "I Controversi"
presenta
Piccoli Crimini Coniugali
Teatro San Paolo Via Berton 1 (angolo corso Francia 100)
CASCINE VICA - RIVOLI
Sabato 28 febbraio 2009 ore 21.15

di Eric-Emmanuel Schmitt

con

Mirella Maselli e Fabrizio Levrero

regia di Daniele Stoppani

luci di Daniele Stoppani e Danilo Spadoni

scenografia di Daniele Stoppani, Danilo Spadoni e Fabrizio Levrero

aiuto regia di Danilo Spadoni

Commedia in un atto. Unità di tempo, di luogo e di azione. Due protagonisti: i coniugi Lisa e Gilles Sobiri. Un evento pregresso: Gilles ha subito un brutto incidente domestico e ha trascorso qualche tempo in ospedale, torna a casa completamente privo di memoria. Gilles e Lisa, nel tentativo di riprendere il loro quotidiano, si scontrano con le speranze dell'una e le angosce dell'altro, in un gioco che a tratti diventa una lotta che ha lo scopo di capire quello che erano prima dell'incidente e cosa ne rimane ora della loro relazione. Situazioni grottesche, drammatiche, comiche e poetiche annodano questo percorso che li porterà sempre più vicino alla verità che cercano, anche se scavare nel loro passato aprirà porte sconosciute. Alcuni colpi di scena sposteranno il punto di vista sul malessere della vita coniugale da un protagonista all'altro.

" ... Ecco la vita coniugale, un 'associazione di killer che si accaniscono sugli altri prima di infierire su loro stessi, un lungo cammino verso la morte che lascia la strada costellata di cadaveri. La coppia giovane è una coppia che cerca di sbarazzarsi degli altri. La coppia vecchia è una coppia dove ognuno cerca di sopprimere il partner. Quando vedete un uomo e una donna davanti al sindaco o al prete, chiedetevi chi dei due sarà l'assassino".

ELEMENTI DI SCENOGRAFIA:

Un appartamento immerso nel buio. Sulla scena ci sono solo alcuni scatoloni, un baule, una cornice senza tela e tre tele dipinte rivolte verso il fondale. Due scatole rappresentano una poltrona e una scrivania, mentre una pila di libri appoggiati per terra simbolizza la libreria.

NOTE DI REGIA:

La scenografia essenziale e spigolosa rappresenta metaforicamente un ambiente familiare freddo e ostile. Si può azzardare che è proprio la scenografia la terza protagonista della messa in scena: ferma e squadrata, i cui angoli solleticano e pungono le corde emotive dei protagonisti che mascherano e smascherano le loro emozioni usando questi cubi come fossero alberi in un bosco, dietro ai quali ci si può nascondere per proteggersi o per aggredire. La colonna sonora si alternerà in modo sia dialettico che didascalico rispetto all'atmosfera e sarà composta da un solo brano arrangiato sempre in modo differente.